Fast Day Commuter: perché la mia barca ha un solo motore?

di | 26 Gennaio 2013

Anche se la barca non è un auto, si potrebbe dire che non esistono Ferrari con due motori. Non solo, infatti l’attrito dinamico o drag, generato dalle eliche, aumenta in maniera esponenziale rispetto alla velocità, a causa della densità dell’acqua.

Inoltre un solo motore ha altri vantaggi, “quello che non c’è non pesa” e non comporta investimenti iniziali, in questo caso c’è un solo propulsore un solo riduttore, timoneria, elica e scarico, e minore carburante.
Ecco perchè uno dei primi consigli dell’amico e architetto Franco Harrauer su questo progetto è stato quello di utilizzare un solo motore e trasmissioni LDU con elica di superficie e timone a tunnel. Questa configurazione è in grado di compensare la coppia evolutiva (destrorsa/sinistrorsa) di un mono-elica. Inoltre questi gruppi poppieri sono pensati per motori diesel con regimi di rotazione più bassi. Questo rappresenta un vantaggio perchè per ottimizzare la propulsione la maggior quantità d’acqua possibile deve essere accellerata e l’incremento di velocità deve essere il più possibile limitato, il che parla a favore di un’elica di grandi dimensioni e un minore numero di giri.
Nella foto seguente il Virgin Atlantic Challenger II con trasmissioni LDU.

Virgin Atlantic Challenger

L’ispirazione e il concetto di un Fast Commuter su carena a triciclo rovescio sono ripresi dal concept Lamborghini Squid Bone. I concetti alla base delle scelte di carena e motorizzazione di Fast Day Commuter, saranno spiegati il pomeriggio del 6 Febbraio 2013 presso la Sala Bernini, ingresso nr.5 Via Maestri del Marmo, al Seatec di Carrara.
Seguendo questo link è possibile vedere un filmato 3d dell’imbarcazione.
Progetto Fast Day Commuter

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